Maugham William Somerset - 1940 - Honolulu e altri racconti by Maugham WIlliam Somerset

Maugham William Somerset - 1940 - Honolulu e altri racconti by Maugham WIlliam Somerset

autore:Maugham WIlliam Somerset [Maugham William Somerset]
La lingua: ita
Format: epub, mobi
Tags: Fiction, Classics, Short Stories (single author)
ISBN: 9788845925221
Google: NQmocQAACAAJ
editore: Adelphi
pubblicato: 2010-09-28T22:00:00+00:00


I QUATTRO OLANDESI

L’hotel Van Dorth di Singapore era tutt’altro che sontuoso. Le stanze erano anguste e le zanzariere piene di macchie e rattoppi; le stanze da bagno, una in fila all’altra e staccate dalle camere, erano umide e maleodoranti. Ma aveva carattere. Ai miei occhi i suoi clienti, capitani di cargo giunti a destinazione, ingegneri minerari disoccupati, piantatori in vacanza, avevano un’aria più romantica di certi elegantoni, giramondo, ufficiali governativi con moglie, mercanti danarosi che danno pranzi di gala allo Europe, giocano a golf, vanno ai balli e sono tanto alla moda. Il Van Dorth aveva una sala da biliardo con un tavolo dal panno liso dove assicuratori e ingegneri navali giocavano a snooker. La sala da pranzo era ampia, spoglia, silenziosa. Famiglie olandesi in viaggio per Sumatra pasteggiavano in religioso silenzio, e uomini d’affari solitari venuti da Batavia divoravano lauti pasti assorti nella lettura del giornale. Due volte la settimana c’era il rijsttafel: allora arrivavano anche un po’ di persone di Singapore particolarmente affezionate a quel piatto. L’hotel Van Dorth avrebbe dovuto essere un posto deprimente, ma per qualche ragione non lo era; lo salvava la patina del tempo. Aveva l’aroma di qualcosa di strano e quasi dimenticato. C’era una striscia di giardino che dava sulla strada, dove potevi berti una birra fredda all’ombra degli alberi. In quella città frenetica e affollata, malgrado lo sfrecciare delle macchine e il viavai continuo dei risciò, con il loro scalpicciare e il tintinnio delle campanelle, l’albergo conservava qualcosa della remota pace d’Olanda. Era la terza volta che alloggiavo al Van Dorth. Me ne aveva parlato il capitano di un cargo olandese, la motonave Utrecht, sul quale avevo viaggiato da Merauke, nella Nuova Guinea, a Makassar. Il viaggio era durato quasi un mese, poiché la nave si fermava a caricare o scaricare merce, a volte per un paio d’ore a volte per un giorno, in svariate isolette dell’arcipelago malese, le isole Aru e le isole Kai, Bandanaira, Amboina, e altre ancora di cui ho anche scordato il nome. Fu un viaggio delizioso, ameno e monocorde. Quando gettavamo l’ancora l’agente, in genere con il ministro residente olandese, ci raggiungeva con la loro lancia; allora ci riunivamo sul ponte sotto la tenda e il capitano faceva portare la birra. Si scambiavano notizie dell’isola con notizie del mondo. Portavamo i giornali e la posta. Se ci fermavamo abbastanza a lungo, il residente ci invitava a cena e, lasciando la nave in mano al secondo ufficiale, tutti noi – il capitano, il primo ufficiale, l’ingegnere, il commissario di bordo e io – ci stipavamo nella lancia e andavamo a riva. E passavamo una bella serata. Queste isolette, così simili l’una all’altra, stuzzicavano la mia fantasia solo perché sapevo che non le avrei mai più riviste. Questo me le rendeva stranamente irreali, e mentre ce le lasciavamo alle spalle ed esse scomparivano tra acqua e cielo, solo con uno sforzo dell’immaginazione potevo convincermi che non avessero cessato di esistere con l’ultimo mio sguardo.

Ma non c’era niente di illusorio, misterioso o fantastico nel capitano, nel primo ufficiale, nell’ingegnere, o nel commissario.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.